MOSTRA DEL COMUNE DI SALONICCO

COMMUNICATO STAMPA

[Dall’Introduzione del Catalogo della Mostra]

Era il 14 settembre 1423, giorno della Croce, quando tra gli applausi sbarcarono a Salonicco le prime navi veneziane. Con Bisanzio incapace di difendersi, i Tessalonicesi caddero volontariamente sotto il dominio della Serenissima, poiché il pericolo degli Ottomani era ormai più che visibile. Ma le armi veneziane si riveleranno insufficienti davanti al sultano Murad II, che, dopo un epico assedio di tre giorni, occuperà la città il 29 marzo 1430.

La presenza settennale dei Veneziani a Salonicco è in una certa misura nota. È il punto di partenza della Mostra. Tuttavia, i contatti tra le due città sono documentati anche dopo la conquista ottomana e sono continui, intensi e sfaccettati: economici, educativi e sociali. Questi contatti sono al centro della mostra: seguendo le orme d’archivio delle persone, si delimitano i percorsi della nostra storia comune.

La mostra si sviluppa su tre assi: la documentazione storica, l’approccio esperienziale e l’impronta visiva. La documentazione storica si basa su materiale inedito prevalentemente archivistico, proveniente dall’Archivio dell’Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini di Venezia e dall’Archivio di Stato di Venezia. Comprende documenti che catturano la presenza dei Tessalonicesi a Venezia (registrazioni di battesimi, matrimoni e morti) ma anche la partecipazione attiva nella comunità greca della città, la Confraternita greco-ortodossa. Presenta inoltre il caleidoscopio di coloro che si stabilirono stabilmente nella città di Venezia, con enfasi sul ritratto emblematico dell’arcivescovo di Dalmazia Benedetto Cralidis. L’intenso movimento commerciale tra Salonicco e Venezia e le attività intellettuali dei giovani Tessalonicesi che li portarono, come studenti, all’unico Collegio Flangini, si riflettono in un gran numero di documenti.

Al settore dell’impronta visiva, la mostra presenta le opere dell’architetto – ingegnere George G. Bougiouklis, Ikesia, La tomba di Loukas Spandounis, Salonicco durante l’occupazione turca (46×61 cm.), Il quartiere greco di Venezia (46×61 cm.), La chiesa greco-ortodossa di San Giorgio a Venezia (61x46cm), La dama macedone (100x85cm) e Il mercante (100x85cm).

Inoltre, viene presentata l’opera dell’artista Alma Bakiaj “C’era una volta ero un alieno di origine greca. Adesso sono solo un alieno” (Installazione/acquarelli stampati su tessuto di seta, stampa su carta fine art; Dimensioni: 260x150cm; Anno: 2021). Questo lavoro esplora il significato di “appartenenza” e cosa significa avere una doppia identità o nessuna identità.

L’approccio esperienziale è completato dalla narrazione dell’architetto Gherardo degli Azzoni Avogadro Malvasia, Dottore in Storia dell’Arte, discendente della famiglia Ninni.

La Mostra “Salonicco – Venezia: Tracce di Gente, Strade di Storia” fa parte delle manifestazioni per i “1.600 anni dalla fondazione di Venezia” e, dopo la città di Salonicco (dal 5.10.2021 al 30.12.2021), viaggia a Venezia, l’anno 2022.