Puoi trovare molti dei libri, manoscritti, dipinti e cimeli dell’Istituto in formato digitale al seguente link.
L’Archivio dell’Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini di Venezia rimarrà chiuso da 1° marzo 2023 e per tutta la durata della Digitalizzazione del suo materiale.
Archivio dell’Istituto Ellenico di Venezia
L’Archivio dell’Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini di Venezia è uno dei beni culturali più preziosi dell’istituzione. Si tratta di documenti d’archivio datati dal 1498 al 1954. Riguardano la storia della Confraternita greca nella città di Venezia e la Grecia sotto l’occupazione veneziana (lo Stato da Mar). Circa un migliaio di registri, centinaia di buste e documenti sciolti sono custoditi, dall’inizio del XVII secolo fino ad oggi, in una piccola stanza (camerino) accanto all’elegante Sala del Capitolo, dove si riuniva la Confraternita un tempo prospera. Nel 1822 Constantino Cavaco, mercante e presidente della Comunità, ha elaborato il primo indice dell’Archivio (Inventario dell’Archivio eretto nell’anno 1822), mentre nel 2008 l’allora direttrice dell’Istituto Chryssa Maltezou ha riordinato tutto il materiale archivistico e compilato una nuova Guida all’Archivio.
L’Archivio conserva documenti riguardanti: a) l’organizzazione e il funzionamento della Conraternita e della Comunità, compresi lo statuto (Mariegola), lettere ducali, registri dei membri, capitolari delle asemblee e indici dei beni della Conraternita; b) l’istituzione, l’organizzazione e l’amministrazione della chiesa di San Giorgio dei Greci a Venezia, l’istituzione dell’arcivescovato di Filadelfia e del monastero delle monache greche, comprese le lettere patriarcali, le bolle papali e i residui dei sacerdoti di San Giorgio de’ Greci; c) l’attività educativa e la beneficenza (scuole e ospedali operanti all’interno della Comunità); d) progetti e opere edili; e) gestione finanziaria (testamenti, donazioni e atti ereditari – compresi i registri dei mercanti greci che erano sistemati oppure lavoravano a Venezia); f) i residui degli studiosi Spiridone e Giovanni Veludo; g) i registri anagrafici della Comunità Greca di Livorno (1760-1938); e altro.
Nel periodo 2006-2008, nell’ambito del programma Digitalizzazione, Catalogazione e Documentazione dell’Archivio dell’Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini e Sviluppo di Applicazioni Culturali ed Educative Multimediali del Programma Operativo “Società dell’Informazione (Misura 1.3)”, 42 registri sono stati digitalizzati parzialmente o integralmente insieme con 209 documenti sciolti e 7 manoscritti.